Oggi le malattie cardiovascolari costituiscono una delle principali cause di morte e di invalidità a livello globale. Sebbene le statistiche possano variare da paese a paese, esse rappresentano spesso una sfida significativa per la maggior parte delle nazioni industrializzate.

Per questo motivo, tra gli obiettivi definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo piano d’azione globale per prevenire e controllare le malattie non trasmissibili, vi è anche la riduzione del 25% dei decessi dovuti a malattie cardiovascolari.

Per raggiungere tale scopo è fondamentale adottare una serie di abitudini che assicurino al nostro organismo un alto grado di salute e benessere, così da prevenire i numerosi fattori di rischio che spesso si manifestano in maniera precoce e silenziosa, senza sintomi visibili.

Come mantenere il cuore in salute

Il nostro cuore è un organo straordinario, capace di eseguire una media di 100.000 battiti cardiaci al giorno, e di pompare circa 700 litri di sangue nell’arco di 24 ore, e questo per tutta la vita. Se ci pensiamo sono numeri incredibili, che dimostrano quanto sia importante prendersi cura del nostro cuore e mantenerlo in salute.

Per tutelare questo importante muscolo è essenziale capire il nostro livello di rischio cardiovascolare, identificando quali sono i fattori che lo aumentano e come possiamo agire per controllarli.

È importante dire che la maggior parte dei fattori di rischio sono legati ad uno stile di vita non corretto, poi possono influire anche fattori di rischio differenti come età e familiarità.

La buona notizia è che la maggior parte delle patologie che colpiscono il cuore si possono evitare con semplici accorgimenti che riguardano il nostro stile di vita, come per esempio adottare un regime alimentare equilibrato, fare più attività fisica ed evitare il fumo.

Cosa si intende per cuore sano e giovane

Per cuore sano e giovane si intende un cuore che funziona bene, che non soffre di malattie o disturbi, che ha una buona capacità di pompare il sangue in tutto il corpo e che si mantiene in forma con uno stile di vita adeguato.

Questa condizione è indispensabile per la nostra salute generale, poiché ci permette di vivere più a lungo e in salute, senza incorrere in problemi come infarto, ictus, angina pectoris o insufficienza cardiaca. O comunque riducendone il rischio.

Tuttavia, il concetto va oltre la semplice assenza di malattie cardiache ed è spesso associato a una serie di fattori che contribuiscono a un cuore sano e in buona forma.

Perché è importante la prevenzione

Sebbene gli approcci medici e chirurgici nella sfera cardiologica continuino a progredire con risultati sempre più convincenti, non bisogna trascurare il fatto che investire nella prevenzione costituisce il primo e fondamentale passo nel contrasto delle malattie cardiovascolari. È un dato di fatto che molte di queste malattie sono in larga misura prevenibili, poiché esiste la possibilità di agire su diversi fattori di rischio.

A tal proposito, come già accennato precedentemente, è bene chiarire che tra i fattori di rischio cardiovascolare, alcuni non sono modificabili, cioè non dipendono dalla nostra volontà o dal nostro comportamento. Si tratta dell’età, del genere, della familiarità e dell’etnia.

Altri, invece, sono modificabili, ciò significa che su di essi possiamo intervenire con le nostre scelte di vita. Questi comprendono il fumo, la mancanza di movimento e di esercizio fisico, un regime alimentare scorretto, l’eccesso di peso, la pressione alta, il diabete mellito e il colesterolo alto.

Intervenire sulle suddette variabili è importante sia in caso di prevenzione primaria, che si rivolge alle persone che non hanno mai avuto problemi cardiaci, sia in caso di prevenzione secondaria, che mira a scongiurare possibili recidive in individui che hanno già affrontato un evento avverso.

Quali cibi fanno bene al cuore e quali invece no

A tavola, la parola d’ordine per proteggere il cuore è moderazione. Non consumare più di un cucchiaino di sale al giorno, non mangiare troppa carne rossa, evitare i cibi ipercalorici e non superare i 12 g di alcol al giorno, pari a circa un bicchiere di vino (2 bicchieri per l’uomo). Sono queste le regole d’oro per avere un cuore sano e prevenire il rischio di malattie cardiovascolari.

I cibi da preferire sono:

  • frutta e verdura;
  • cereali integrali;
  • legumi;
  • frutta secca;
  • pesce;
  • carni bianche;
  • latte scremato (o parzialmente scremato);
  • yogurt e formaggi magri;
  • spezie ed erbe aromatiche;
  • olio extravergine d’oliva.

I cibi da limitare sono:

  • insaccati;
  • fritti e cibi molto elaborati;
  • formaggi grassi;
  • latte e yogurt interi;
  • carni rosse;
  • merendine;
  • superalcolici, birra e vino;
  • burro.

Come tenere sotto controllo il colesterolo

Il colesterolo viene spesso identificato come una delle principali minacce per il cuore, ma in realtà il nostro organismo non può farne a meno, poiché si tratta di un costituente lipidico presente in molte delle nostre cellule. Quindi, una dieta che lo escluda completamente sarebbe biologicamente sbagliata, ma lo è ancor di più un regime alimentare che ne contenga quantità eccessive.

Il colesterolo è presente in diversi tipi di alimenti, ma non tutti hanno lo stesso effetto sul nostro organismo. Esistono infatti due tipi di colesterolo: il colesterolo HDL, detto anche “buono”, che aiuta a eliminare il colesterolo in eccesso dalle arterie e a proteggere il cuore, e il colesterolo LDL, detto anche “cattivo”, che si deposita sulle pareti delle arterie e le ostruisce, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.

Per mantenere il colesterolo sotto controllo, è importante seguire una dieta equilibrata e variata, che privilegi gli alimenti ricchi di colesterolo HDL e limiti quelli ricchi di colesterolo LDL. Inoltre, è bene evitare il consumo di alcolici, fritti e dolci, che favoriscono l’aumento del colesterolo totale.

È consigliato anche l’utilizzo di appositi integratori a base di sostanze naturali importanti per il controllo del colesterolo. In alcuni casi invece è necessario assumere farmaci sotto stretto controllo medico.

Perché fare più attività fisica è importante

È risaputo che lo sport non favorisce solo la forma fisica ma anche la salute e il benessere. Qualunque sia l’attività fisica scelta, dalla bicicletta alla corsa, dal nuoto alla camminata, essa può avere degli effetti talmente benefici sulle funzioni cardiache da poter essere paragonata a un vero e proprio farmaco.

Gli sport aerobici sono i più indicati perché promuovono l’incremento del battito cardiaco e la gittata sistolica, ovvero il volume di sangue che il cuore emette con ogni battito. In questo modo, il cuore si allena e diventa più resistente e il sangue ossigenato raggiunge meglio tutti gli organi e i tessuti del corpo.

Tra i principali benefici che derivano da uno stile di vita attivo, possiamo citare i seguenti:

  • normalizza i valori pressori e previene l’ipertensione;
  • contribuisce sia a preservare che a raggiungere un peso corporeo ottimale;
  • svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel controllo del diabete;
  • regola il colesterolo.

La sedentarietà, invece, aumenta le probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari: gli individui poco propensi al movimento presentano un rischio doppio di avere un infarto e le speranze di sopravvivere a seguito di tale evento risultano tre volte più basse rispetto a coloro che praticano abitualmente esercizio fisico.

Sport: quando e quanto

Non è mai troppo tardi per iniziare. L’esercizio fisico può apportare benefici per il cuore a qualunque età, anche se si decide di praticarlo dopo una vita “in poltrona”. Al contrario, se una persona smette di muoversi, i vantaggi acquisiti nel passato tendono a diminuire fino a svanire. Per tutelare la salute del cuore è necessario svolgere un’attività fisica regolare.

Lo sport fa bene anche a chi ha già avuto un problema cardiovascolare, come un infarto o un’angina pectoris. In questi casi, l’attività fisica può ridurre il rischio di mortalità fino al 50%. Tuttavia, è importante consultare il proprio medico prima di iniziare uno sport, per valutare le proprie condizioni e scegliere l’attività più adatta. Inoltre, è bene evitare gli sport troppo intensi o competitivi, che possono causare stress eccessivo al cuore.

Da evitare fumo e all’alcol

Il fumo e l’alcol sono due bombe a orologeria per il cuore, in quanto minano silenziosamente la sua vitalità e creano le condizioni favorevoli per la comparsa di potenziali problemi cardiaci a lungo termine.

Per analizzare più in dettaglio la questione, cominciamo dal fumo di sigaretta. Quest’ultimo danneggia le pareti dei vasi sanguigni e favorisce l’accumulo di sostanze grasse (placche aterosclerotiche) e la formazione di grumi di sangue (trombi), che possono ostacolare il normale flusso ematico e provocare l’occlusione delle arterie.

Questo fenomeno si chiama aterosclerosi ed è una delle principali complicazioni del fumo sul sistema cardiovascolare. L’aterosclerosi riduce l’apporto di ossigeno e nutrienti al cuore e agli altri organi e può causare ischemia, necrosi o emorragia dei tessuti interessati.

La raccomandazione è di non iniziare a fumare, perché è dannoso non solo per la propria salute, ma anche per quella di chi è costretto a respirare il fumo passivo. Ma se si è già caduti nella trappola, è essenziale liberarsene il prima possibile.

Per quanto riguarda l’alcol, alzare il gomito aumenta la concentrazione di lipidi nel sangue, le probabilità di sviluppare ipertensione e il rischio di insufficienza cardiaca, senza contare che le calorie in più possono incidere anche sulla bilancia, costituendo così un ulteriore pericolo per la salute del cuore. Questo non significa non potersi bene un buon bicchiere di vino ogni tanto.

Quali integratori sono consigliati

Come già evidenziato in precedenza, la prevenzione è prioritaria per prendersi cura del proprio cuore. Per questo, è consigliabile sottoporsi periodicamente a controlli cardiovascolari e di fronte ai primi segnali di lievi variazioni nei parametri intervenire tempestivamente. Ma come?

La natura ci viene incontro offrendoci integratori naturali che agiscono direttamente sui processi fisiologici responsabili della funzionalità cardiovascolare.

Si tratta in particolare di:

  • riso rosso fermentato: è ricco di Monacolina K, una sostanza naturale che viene usata come alternativa alle statine per trattare gli alti livelli di colesterolo nel sangue.
  • omega 3: sono acidi grassi essenziali che possono aiutare a ridurre i trigliceridi, la pressione sanguigna e il rischio di coaguli.
  • biancospino: contiene procianidine, antiossidanti della classe dei flavonoidi in grado di abbassare la pressione arteriosa e di esercitare un effetto cardiotonico.
  • aglio: il suo ampio utilizzo nella regolazione della pressione arteriosa è dovuto alla presenza dell’alicina, un principio attivo che induce vasodilatazione e riduce l’aggregazione delle piastrine, prevenendo la formazione di placche aterosclerotiche.

In sintesi, anche se gli avanzamenti nella cardiologia sono incoraggianti, giova ribadire che la prevenzione rimane l’elemento chiave per garantirsi un futuro cardiaco sano. Sia che si tratti di affrontare fattori modificabili, sia non modificabili, la nostra capacità di prevenire le malattie cardiovascolari è una dimostrazione di responsabilità nei confronti della nostra salute e del nostro benessere generale.