La cistite è la forma più diffusa di infezione della vescica. Si tratta di una patologia con incidenza molto alta, soprattutto nelle donne, che in Italia colpisce il 30% della popolazione femminile e il 12% di quella maschile. Le cause sono batteriche nella maggior parte dei casi, ma ci sono anche casistiche con origine diversa. Fortunatamente sono diffusi trattamenti medici dalle ottime percentuali di successo.

Cos’è la cistite

La cistite è una condizione infiammatoria che coinvolge la vescica, un organo a forma di sacco che si trova nella parte inferiore dell’addome e funge da serbatoio per l’accumulo di urina; la sua insorgenza è spesso legata all’ingresso di batteri o miceti nell’uretra, oppure a reazioni a sostanze irritanti. Questa infiammazione ha principalmente origine batterica, ma casi attribuibili a fenomeni diversi non sono rari.

L’incidenza maggiore nelle donne, piuttosto che nell’uomo, si deve alle differenze anatomiche, e specificatamente alla diversa conformazione dell’uretra.

È importante sottolineare che, sebbene la cistite possa causare disagio significativo, è generalmente una condizione trattabile e la maggior parte delle persone risponde bene alle terapie medicali. In caso di sintomi sospetti, è importante consultare immediatamente un medico per una corretta diagnosi e un trattamento appropriato.

Come si prende la cistite

Come già detto, l’insorgenza della cistite può verificarsi attraverso l’accesso di batteri nell’uretra. Questi, risalendo fino alla vescica, causano irritazione e infiammazione. In questi casi si parla di cistite batterica.

Nella forma non batterica, l’infiammazione può derivare da un indebolimento del sistema immunitario, dalla presenza di anomalie anatomiche, dall’età avanzata, dall’uso prolungato di cateteri, da stati di diabete e gravidanza.

È importante notare che la cistite non è una patologia che si prende da qualcuno, ma è piuttosto il risultato di fattori che favoriscono condizioni infiammatorie nella vescica. La prevenzione consiglia pratiche di igiene personale adeguate, l’uso di abbigliamento traspirante, lo svuotamento completo della vescica durante la minzione, e, in determinate situazioni, l’uso di profilassi antibiotica.

Quali sono le cause della cistite

La comparsa di fenomeni di cistite può avere numerose cause, ma nella sua forma più diffusa è legata a una contaminazione batterica a seguito di attività sessuale, igiene non corretta, scarsità di anticorpi, contatto con superfici non pulite.

Sono diffusi anche fenomeni di origine non batterica, che prevedono l’insorgenza di cistiti associate a miceti, parassiti, ma anche a cicli radio e chemioterapici, responsabili di indebolimento del sistema immunitario e modifiche ormonali. Fattori di rischio sono anche la presenza di calcoli o l’uso prolungato di spermicidi, diaframmi, cateteri e alcune condizioni intestinali, come la stipsi cronica.

Per gli uomini il pericolo può aumentare per problemi alla prostata, mentre per le donne il disturbo è favorito da disfunzioni immunitarie o dall’assenza di estrogeni durante la menopausa.

Quali sono i sintomi della cistite

La cistite può manifestarsi con una varietà di sintomi, alcuni dei quali possono variare leggermente tra uomini e donne a causa delle differenze anatomiche e fisiologiche. Tra i sintomi comuni a entrambi i sessi troviamo:

  • dolore o bruciore durante la minzione: una sensazione molto fastidiosa che si manifesta al momento di urinare;
  • urgenza minzionale: la necessità impellente di urinare che si presenta frequentemente, anche quando la vescica è poco piena;
  • minzioni frequenti: anche se le quantità di urina eliminate sono spesso minime, si avverte la necessità di andare in bagno molto spesso;
  • dolore nella zona pelvica: può manifestarsi come un senso di pressione o dolore nella zona sotto l’ombelico;
  • cambiamenti nell’aspetto delle urine: queste possono apparire torbide, a volte con presenza di sangue (ematuria), che indica un’infiammazione più grave delle vie urinarie;
  • variazioni nell’odore delle urine: le urine possono avere un odore più forte e sgradevole rispetto al normale;
  • perdita di sangue: un sintomo aggiuntivo importante è la presenza di sangue nelle urine, noto anche come ematuria. Questo può variare da una leggera colorazione rosa a una più evidente tonalità rossa o marrone. La presenza di sangue è un segnale che l’infiammazione ha raggiunto un livello di severità tale da causare sanguinamento nelle vie urinarie

Cosa si intende per cistite emorragica

La cistite emorragica si manifesta quando l’infiammazione lede i vasi sanguigni, creando sanguinamento all’interno della vescica e determinando un colore rosso o rosa nelle urine. Non sempre il sangue è visibile a occhio nudo, quindi la cistite emorragica può richiedere analisi delle urine, esami di imaging come la cistoscopia per esaminare l’interno della vescica, e talvolta biopsie. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere l’uso di antibiotici, farmaci antinfiammatori, o, in casi più gravi, interventi chirurgici.

Differenza tra cistite acuta e cistite cronica

La cistite acuta e la cistite cronica rappresentano due forme differenti di infiammazione della vescica, che differiscono per durata, sintomi e cause sottostanti.

La cistite acuta è una condizione temporanea che si sviluppa rapidamente e manifesta sintomi intensi. È spesso causata da un’infezione batterica, può verificarsi improvvisamente e può essere risolta efficacemente con il trattamento antibiotico.

La cistite cronica, invece, è caratterizzata da un’infiammazione persistente o ricorrente meno intensa, ma che si protrae nel tempo. Può dipendere da diverse condizioni sottostanti, come infezioni cicliche, irritazioni croniche, disturbi del sistema immunitario, uso prolungato di antibiotici o di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Può richiedere un’indagine più approfondita e una gestione a lungo termine.

Come si cura la cistite

La cura della cistite coinvolge diversi approcci, che possono variare a seconda della sua origine e della gravità dei sintomi.

Nel trattamento della cistite batterica, è fondamentale adottare un approccio mirato per garantire l’efficacia della cura. A questo scopo, si raccomanda vivamente di effettuare un’analisi delle urine. Questo esame permette di identificare con precisione il tipo di batteri responsabile dell’infezione, consentendo così di selezionare l’antibiotico più adatto per il trattamento specifico. L’analisi delle urine diventa quindi uno strumento essenziale, non solo per una diagnosi accurata, ma anche per la scelta della terapia più efficace, personalizzata sul singolo paziente, ottimizzando i risultati del trattamento e minimizzando il rischio di resistenze antibiotiche.

Nei casi di cistite non batterica, o associata ad un’infiammazione, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre il dolore e l’infiammazione. Anche in questo caso però è sempre meglio rivolgersi al medico o al farmacista di fiducia.

In entrambi i casi è consigliato bere molta acqua, mantenere un’adeguata igiene intima, indossare biancheria in cotone, evitare il ricorso eccessivo a detergenti aggressivi e irritanti, spray igienici, indumenti stretti e tessuti sintetici.

Se la cistite è associata a condizioni sottostanti come l’ipertrofia prostatica negli uomini, il trattamento deve prevedere una profilassi integrata da fare sotto controllo medico.

Come prevenire la cistite

La prevenzione della cistite implica l’adozione di una serie di pratiche salutari e scelte consapevoli nel quotidiano, volte a ridurre il rischio di infezioni del tratto urinario.

Un elemento chiave in questa strategia preventiva è senza dubbio l’igiene personale, specialmente dopo i rapporti sessuali, momento in cui i batteri possono facilmente trasferirsi nell’uretra e causare infezioni.

È altrettanto fondamentale mantenere un’adeguata idratazione, poiché bere molta acqua favorisce una frequente minzione, meccanismo naturale che contribuisce a espellere i batteri potenzialmente nocivi dalle vie urinarie.

Un altro aspetto importante è la scelta di prodotti per l’igiene intima: è consigliabile optare per soluzioni delicate, prive di profumi e sostanze irritanti che potrebbero alterare la flora batterica naturale e compromettere le difese locali contro le infezioni.

È bene evitare di indossare indumenti bagnati, come i costumi da bagno, per periodi prolungati, poiché l’umidità favorisce la proliferazione batterica. Indossare abiti comodi e traspiranti, cambiandoli regolarmente, contribuisce a mantenere l’area genitale asciutta e ben ventilata, riducendo ulteriormente il rischio di infezioni.

In presenza di condizioni mediche specifiche, come il diabete o durante la gravidanza, che possono aumentare la suscettibilità alle infezioni urinarie, diventa ancor più cruciale monitorare attentamente tali stati, adottando le misure preventive consigliate dai professionisti sanitari.

Questo approccio multidimensionale alla prevenzione non solo aiuta a ridurre significativamente il rischio di cistite, ma contribuisce anche a promuovere un generale benessere delle vie urinarie.

Esistono cibi che aiutano la prevenzione della cistite

Adottare un regime alimentare equilibrato, arricchito da determinati alimenti, può svolgere un ruolo chiave nella prevenzione delle infezioni urinarie. La ricerca ha evidenziato che certi cibi contengono sostanze in grado di offrire una protezione naturale contro questi fastidiosi disturbi.

Il mirtillo rosso, in particolare, è rinomato per le sue proprietà preventive. Consumarlo regolarmente può aiutare a impedire ai batteri di aderire alle pareti della vescica, riducendo così il rischio di infezioni. Questa bacca, oltre ad essere gustosa, è un potente alleato della salute delle vie urinarie.

Anche l’assunzione di yogurt ricchi di probiotici è consigliata per il suo effetto benefico sull’equilibrio della flora batterica intestinale. Questo equilibrio è fondamentale per un sistema urinario sano, poiché un intestino in salute contribuisce indirettamente a prevenire le infezioni in altre parti del corpo, compreso il tratto urinario.

L’importanza di una dieta varia, che includa abbondanti porzioni di frutta e verdura, non deve essere sottovalutata. Questi alimenti apportano antiossidanti e nutrienti essenziali che rinforzano il sistema immunitario, migliorando la capacità dell’organismo di combattere le infezioni.

La vitamina C, in particolare, trovata in abbondanza negli agrumi, ha un ruolo preventivo contro le infezioni urinarie, incrementando l’acidità dell’urina e rendendo l’ambiente meno ospitale per i batteri.

Gli acidi grassi omega-3, presenti in alimenti come il salmone, le noci e i semi di lino, sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, che possono aiutare a ridurre l’irritazione e il rischio di infezioni nel tratto urinario.

Anche limitare il consumo di alimenti e bevande che possono irritare la vescica, come i cibi piccanti, il caffè e l’alcool, è un’altra strategia raccomandata. Questi possono infatti aumentare i sintomi di una cistite già in atto o contribuire alla sua insorgenza.

Quali integratori possono essere d’aiuto

Esistono diversi integratori che possono essere utilizzati sia per la prevenzione che per l’eventuale trattamento coadiuvante della cistite. Questi integratori possono fornire un supporto nutrizionale o funzionale, che aiuta a mantenere la salute del tratto urinario o a ridurre il rischio di infezioni. Tra i più noti e utilizzati troviamo:

  1. D-Manosio: uno zucchero semplice che non viene metabolizzato dall’organismo e che può aiutare a prevenire l’adesione dei batteri E.coli (la causa più comune di cistite) alle pareti delle vie urinarie, facilitandone l’eliminazione con la minzione.
  2. Mirtillo rosso (cranberry): già noto per le sue proprietà preventive, il mirtillo rosso contiene proantocianidine che possono ridurre la capacità dei batteri di aderire alle pareti della vescica, limitando così il rischio di infezioni. Gli integratori di mirtillo rosso sono disponibili in varie forme, come capsule, compresse o succhi concentrati.
  3. Probiotici: gli integratori probiotici, in particolare quelli contenenti ceppi di Lactobacillus, possono aiutare a mantenere un equilibrio salutare della flora batterica intestinale e genitale. Questo può ridurre il rischio di infezioni urinarie promuovendo un ambiente meno favorevole alla proliferazione dei batteri patogeni.
  4. Vitamina C: assumere integratori di vitamina C può aumentare l’acidità dell’urina, creando un ambiente meno ospitale per i batteri e potenzialmente prevenendo le infezioni urinarie.
  5. Estratti di uva ursina: questa pianta contiene arbutina, una sostanza che può avere un effetto antimicrobico nel tratto urinario. È importante utilizzarla sotto la supervisione di un professionista sanitario, in quanto un uso prolungato o dosi elevate possono avere effetti collaterali.
  6. Omega-3: gli integratori di acidi grassi omega-3 possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la risposta immunitaria del corpo, offrendo benefici anche per la salute delle vie urinarie.

È importante sottolineare che, mentre questi integratori possono offrire benefici nella prevenzione e nel supporto alla cura delle infezioni urinarie come la cistite, non dovrebbero sostituire i trattamenti prescritti da un medico, specialmente in caso di infezioni confermate. Inoltre, prima di iniziare qualsiasi integrazione, è consigliabile consultare un professionista sanitario per assicurarsi che sia adatto e sicuro per la propria situazione specifica.