Le allergie primaverili rappresentano un disturbo stagionale molto diffuso in Italia. Secondo un’indagine di Assosalute, circa il 40% della popolazione soffre di qualche forma di allergia, mentre il 19,5% sperimenta specificamente sintomi di allergia primaverile.

Queste reazioni sono causate da una risposta eccessiva del sistema immunitario ai pollini e altre sostanze rilasciate dalle piante durante la loro fioritura primaverile, che provocano sintomi fastidiosi come starnuti, prurito agli occhi, naso che cola e congestione nasale e che possono influenzare negativamente la qualità della vita delle persone colpite, impattando sul sonno, la concentrazione e le attività quotidiane.

È importante adottare misure preventive e ricorrere ai trattamenti adeguati per gestire al meglio le allergie stagionali e i loro effetti. Ma quali sono esattamente questi disturbi e da cosa sono causati? Nel prossimo paragrafo esploreremo le principali allergie primaverili e gli allergeni che le scatenano.

Principali allergie primaverili e cause scatenanti

Le allergie primaverili, comunemente note come febbre da fieno, sono reazioni allergiche causate principalmente dall’aumento dei pollini nell’aria durante la stagione primaverile. Questi pollini provengono da alberi, erbe e piante infestanti che fioriscono in questo periodo dell’anno, liberando piccole particelle nell’aria per fertilizzare altre piante. Quando queste particelle entrano in contatto con il naso, la gola e gli occhi di persone sensibili, possono scatenare reazioni allergiche di diversa intensità.

Tra gli alberi, che più comunemente causano allergie primaverili, troviamo betulle, querce, olmi, frassini e pioppi. Questi alberi possono produrre una grande quantità di polline che, essendo leggero, viene facilmente trasportato dal vento su vaste distanze.

Le erbe e le piante infestanti giocano anch’esse un ruolo significativo nelle allergie stagionali, sebbene tendano a essere più problematiche verso la fine della primavera e durante l’estate. Tra queste, il polline di graminacee, come il timoteo e la festuca, è particolarmente noto per scatenare sintomi allergici.

Sintomi delle allergie primaverili

Le allergie primaverili possono causare diversi sintomi fastidiosi. Ecco un elenco dettagliato di quelli più comuni:

  • Starnuti: una delle prime reazioni del corpo all’esposizione agli allergeni, causando starnuti ripetuti e a volte incontrollabili.
  • Prurito agli occhi: gli occhi possono diventare estremamente pruriginosi, rossi e gonfi, spesso accompagnati da lacrimazione.
  • Congestione nasale: il naso può sentirsi ostruito o congestionato, rendendo difficile la respirazione attraverso il naso.
  • Mal di testa: le allergie possono provocare mal di testa ricorrenti, spesso a causa della congestione nasale.
  • Affaticamento: molte persone sperimentano una sensazione generale di stanchezza o affaticamento, che può essere intensificata dalla qualità del sonno compromessa.
  • Tosse: una tosse secca e persistente può svilupparsi a causa dell’irritazione della gola o delle vie respiratorie superiori.
  • Asma: questo è un altro sintomo significativo delle allergie primaverili per molte persone e può portare difficoltà respiratorie, respiro sibilante e oppressione toracica. L’asma allergica può compromettere ulteriormente la qualità della vita, limitando l’attività fisica e aumentando l’ansia relativa alla salute respiratoria.

Questi sintomi non solo sono fastidiosi, ma possono anche avere un impatto significativo sulla qualità della vita quotidiana delle persone affette. Ad esempio, la congestione nasale e il mal di testa possono rendere difficile concentrarsi durante il giorno, mentre il prurito agli occhi e la tosse possono disturbare il sonno, portando a sensazioni di stanchezza e irritabilità. Inoltre, il bisogno costante di gestire questi sintomi può causare stress e ansia, influenzando le attività quotidiane, il lavoro e le interazioni sociali.

È possibile prevenire le allergie primaverili

Poiché i sintomi delle allergie primaverili possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita quotidiana, è fondamentale adottare misure preventive per ridurre al minimo l’esposizione agli allergeni. Una delle strategie più efficaci, è quella di consultare regolarmente i calendari pollinici per conoscere i periodi di fioritura delle diverse specie vegetali e prepararsi di conseguenza.

Durante i picchi di concentrazione di pollini nell’aria, è consigliabile tenere chiuse le finestre di casa e dell’auto per evitare che gli allergeni entrino negli ambienti interni. L’utilizzo di purificatori d’aria può inoltre contribuire a filtrare le particelle di polline presenti nell’aria, creando un ambiente più salubre per coloro che soffrono di allergie primaverili.

Un’altra precauzione importante è quella di evitare di uscire all’aperto nelle ore più calde della giornata, e in giornate particolarmente ventose, quando i livelli di pollini nell’aria tendono ad essere più elevati. Se possibile, è preferibile pianificare le attività all’aperto durante le prime ore del mattino o la sera, quando le concentrazioni di allergeni sono solitamente più basse.

Per coloro che soffrono di sintomi di allergia primaverile particolarmente fastidiosi, potrebbe essere utile iniziare i trattamenti preventivi, come l’assunzione di antistaminici o rimedi naturali per allergie primaverili, prima dell’inizio della stagione dei pollini. Questa strategia può aiutare a ridurre la gravità dei sintomi e prevenire il peggioramento delle allergie primaverili.

È consigliabile anche fare la doccia quotidianamente, e lavare accuratamente i capelli per rimuovere eventuali residui di pollini che potrebbero essersi accumulati durante le attività all’aperto.

Come curare le allergie in primavera

Nonostante le misure preventive, molte persone continuano a soffrire dei sintomi di allergia primaverile durante la bella stagione. In questi casi, è importante ricorrere ai trattamenti adeguati, fondamentali per alleviare il fastidio e migliorare la qualità della vita.

Una delle opzioni più comuni sono i farmaci per allergie primaverili, disponibili anche senza prescrizione medica, come gli antistaminici e i decongestionanti.

Gli antistaminici per allergia agiscono bloccando l’istamina, una sostanza chimica rilasciata dal corpo durante una reazione allergica, alleviando così i sintomi come starnuti, prurito agli occhi e naso che cola. Esistono diverse formulazioni di antistaminici, tra cui compresse, sciroppi e spray nasali. Sarà il medico o il farmacista di fiducia a consigliare i migliori antistaminici per allergia primaverile, in base alla gravità dei sintomi e alle preferenze individuali.

Un’altra opzione sono i rimedi naturali per allergie primaverili, come gli integratori a base di erbe e vitamine che possono aiutare a rinforzare il sistema immunitario e ridurre la risposta allergica. Questi rimedi naturali possono essere particolarmente utili per coloro che preferiscono evitare i farmaci, o per integrare altri trattamenti.

Nei casi più gravi o persistenti di allergie primaverili, potrebbe essere necessario consultare uno specialista allergologo, in grado di valutare la gravità dei sintomi e prescrivere eventuali cure mirate, come l’immunoterapia o gli steroidi nasali. L‘immunoterapia, in particolare, può aiutare a desensibilizzare gradualmente il corpo agli allergeni, riducendo la necessità di farmaci a lungo termine.

Indipendentemente dal trattamento scelto, è fondamentale seguire attentamente le istruzioni del medico o del farmacista e non interrompere la terapia troppo presto. Si raccomanda anche di mantenere uno stile di vita sano, e adottare strategie di prevenzione allergie primaverili come quelle descritte precedentemente, in quanto possono contribuire a ridurre l’esposizione agli allergeni e la gravità dei sintomi.

Allergie primaverili in gravidanza

Le allergie primaverili possono rappresentare una sfida particolare per le donne in stato di gravidanza. Durante questo periodo delicato, oltre il 20% delle future mamme soffre di rinite allergica, una condizione causata da reazioni allergiche ai pollini o ad altre sostanze innocue presenti nell’aria. I sintomi di allergia primaverile come prurito, ostruzione nasale, congestione e secrezioni possono peggiorare durante la gestazione a causa dei cambiamenti ormonali.

Il rischio di riacutizzazione dell’asma è maggiore nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Per affrontare in modo sicuro le allergie primaverili, è fondamentale consultare il proprio medico o ginecologo. In caso di sintomi lievi o di breve durata, spesso non è necessaria una terapia farmacologica. Se i disturbi persistono è sempre meglio rivolgersi al medico curante.