Quante da volte, da piccoli, ci siamo sentiti ripetere di lavare i denti? Magari sbuffavamo, qualche volta baravamo. Poi siamo cresciuti e certi gesti sono diventati meccanici. Ma siamo sicuri di conoscere per davvero l’importanza di una corretta igiene orale?
Come ogni altra area del corpo, anche la bocca è piena di batteri. I più sono innocui ma, poiché la bocca è il punto d’accesso al tratto digestivo e respiratorio, alcuni di essi possono causare problemi. Come tenerli sotto controllo? Proprio con l’igiene orale, col corretto uso di spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Solo lavando correttamente i denti, e pulendo gli spazi tra di essi, si tengono lontani i batteri scongiurando carie e infezioni alle gengive.
Scopriamo dunque insieme da dove nasce l’importanza di una corretta igiene orale e come scegliere i giusti prodotti.
Igiene orale e malattie
Purtroppo in pochi sanno che una cattiva igiene orale è causa di malattie anche gravi. Innanzitutto l’endocardite. L’infiammazione dell’endocardio, la membrana che riveste l’interno del cuore (endocardio), e delle valvole cardiache, è causata nella maggior parte dei casi da un’infezione: denti e gengive in cattive condizioni possono favorire l’ingresso dei batteri nel sangue. La parodontite, malattia dentale ad eziologia batterica e patogenesi infiammatoria, può condurre ad un esito sfavorevole della gravidanza: parto prematuro, basso peso del neonato, gestosi. Mentre certi batteri dalla bocca possono finire nei polmoni, causando polmonite e altre malattie respiratorie. Infine, sebbene la correlazione non sia nota fino in fondo, alcune ricerche suggeriscono una correlazione tra batteri e malattie cardiache.
Alcune malattie causano problemi al cavo orale:
- chi soffre di diabete ha più probabilità di incorrere in infezioni alle gengive e, al contempo, chi ha malattie alle gengive ha più difficoltà a controllare il livello di zuccheri nel sangue.
- i pazienti affetti da HIV/AIDS hanno più probabilità d’incorrere in problemi orali, come le lesioni della mucosa.
- l’osteoporosi può favorire la perdita di denti.
- la malattia d’Alzheimer si ripercuote sulla salute orale.
Altre malattie che possono causare problemi sono i disordini alimentari, l’artrite reumatoide e alcune tipologie di cancro.
Direttamente correlati alla masticazione, i denti svolgono un ruolo fondamentale anche nella fonazione. Non solo: giocano anche un ruolo relazionale importante, in quanto persone con denti poco curati faticano in genere a sorridere e si sentono insicure.
Le regole per una corretta igiene orale
Le regole per una corretta igiene orale? Innanzitutto, spazzolare i denti dopo ogni pasto per minimo due minuti, con uno spazzolino a setole medie e un dentifricio al fluoro. Il filo interdentale deve essere usato quotidianamente. In questo modo si andranno ad eliminare i residui di cibo e la placca (biofilm ad alta aderenza, incolore o giallina, che si deposita regolarmente sui denti). Anche l’alimentazione è importante: se si eccede con gli zuccheri all’interno della bocca si creano sostanze acide responsabili della demineralizzazione di smalto e dentina (il materiale posto subito al di sotto dello smalto).
Lo spazzolino perfetto, da sostituire ogni due mesi, ha la testina sufficientemente piccola da raggiungere ogni zona della bocca. Il dentifricio ideale è invece al fluoro poiché, rendendo lo smalto più resistente e proteggendolo dall’azione demineralizzante dagli acidi, tiene lontana la carie.
Come scegliere lo spazzolino
Scegliere il giusto spazzolino significa considerare tutta una serie di aspetti. Innanzitutto la testina, che deve essere piccola abbastanza da consentire di pulire la parte superiore, anteriore e posteriore dei denti. Le dimensioni ideali? 2,5 x 1,5 cm. Il manico deve essere invece lungo, e comodo al punto di permetterti di spazzolare i denti per 2-3 minuti senza fatica. Il secondo aspetto da considerare sono le setole, che possono essere morbide, medie o dure. È consigliabile preferire una delle prime due, per non danneggiare le gengive o lo smalto. Un’altra caratteristica che le setole dovrebbero avere è la punta arrotondata: le setole dritte possono tagliare le gengive, causando infezioni.
Come scegliere il dentifricio
In commercio esistono moltissimi tipi di dentifricio. I più comuni sono al fluoro, la cui azione rimineralizza lo smalto e svolge un’azione antibatterica contro la carie (per i bambini sotto i 6 anni si sconsiglia l’utilizzo di dentifrici con un contenuto di fluoro in concentrazioni superiori a 500 ppm). Adatti a rinforzare lo smalto sono invece i dentifrici a base di idrossiapatite, che creano una fisiologica barriera contro placca, carie, tartaro e ipersensibilità. Ci sono poi i dentifrici sbiancanti, le cui microsfere lievemente abrasive rimuovono le macchie di cibi, bevande e fumo, la placca e il tartaro. Sono invece a base di fluoro e di idrossiapatite, (spesso con cloruro di stronzio, nitrato di potassio e zinco citrato) i dentifrici contro la sensibilità dentale, capaci di rimineralizzare smalto e dentina per diminuire la sensibilità al caldo e al freddo e per proteggerli da dolci e acidi.