Tra i tipi di acne più frequenti, quella giovanile è la più diffusa e colpisce in media i soggetti tra i 12 e i 20 anni. Si tratta di un disturbo infiammatorio cronico che riguarda i follicoli piliferi (struttura che affonda nella pelle costituita dal pelo e dalle sue guaine), e le ghiandole sebacee (sacche innestate nel follicolo pilifero che producono sebo).
L’acne giovanile viene anche definita polimorfa, poiché sulla cute si manifestano contestualmente papule, pustole, e comedoni, rispettivamente lesioni cutanee rialzate, brufoli con piccole raccolte di pus nello strato superiore e punti neri chiusi e aperti.
Questa patologia viene classificata in quattro gradi, valutati dagli specialisti in base ai tipi di comedoni, le zone del corpo colpite e l’entità dell’infiammazione.
- acne di primo grado: è la più leggera delle quattro, e si manifesta attraverso punti neri, punti bianchi, e qualche brufolo di piccola entità. I soggetti colpiti da acne di primo grado non presentano alcuna infiammazione;
- acne di secondo grado: a differenza dell’acne di primo grado, si manifesta con un numero maggiore di punti neri e bianchi, e con una presenza ben visibile di pustole e papule;
- acne di terzo grado: si differenzia da quella di terzo grado per una maggiorequantità di infiammazione, una maggiore presenza di papule e pustole, e maggiori arrossamenti. Spesso i soggetti colpiti da questo grado di acne presentano noduli;
- acne di quarto grado: chiamate anche acne cistica, è la forma più grave delle quattro. Sulla pelle dei soggetti colpiti è evidente un elevato numero di punti bianchi, punti neri, pustole, cisti, e noduli. L’infiammazione è molto pronunciata, e l’acne si espande fino ad altre aree del corpo diverse dal viso come il collo, la schiena, le spalle, e la zona pettorale.
Perché viene l’acne giovanile
Le cause principali dell’acne giovanile sono legate all’aumento della produzione di sebo (miscela di liquidi grassi)all’interno del follicolo pilifero, il quale può essere contaminato da batteri. Tuttavia le cause possono essere diverse, alcune di tipo interno, altre di tipo esterno.
Le cause interne potrebbero essere la familiarità, i disturbi ginecologici o ormonali e lo stress, mentre quelle esterne si identificano in assunzione di farmaci, cosmetici o inquinamento atmosferico.
Nessun legame invece tra l’acne e l’alimentazione, esclusa completamente dalle cause salvo situazioni particolari come un rigore alimentare iperglicemico o il sovrappeso.
Quanto dura l’acne giovanile
L’acne giovanile compare indicativamente nel periodo dello sviluppo sessuale, colpendo circa l’80% dei giovani sia di sesso femminile che maschile. Parliamo quindi del periodo della pubertà che va dai 12-13 anni fino ai 18-19. Tuttavia, l’acne giovanile potrebbe protrarsi più a lungo, manifestandosi fino all’età di 23-24 anni.
In alcuni soggetti, in percentuale minore, questa patologia potrebbe durare fino all’età adulta. In questo caso non è più considerata acne giovanile, ma per l’appunto adulta.
Come curare l’acne giovanile
Premettendo che ogni caso andrebbe analizzato singolarmente, magari con il supporto di un dermatologo, l’acne giovanile va trattata inizialmente individuando la possibile causa. Come abbiamo già detto, questa potrebbe essere di tipo interno (familiarità, disturbi ormonali, stress) o di tipo esterno (cosmetici, inquinamento, assunzione di farmaci).
Una volta individuata la causa, ne va valutata l’entità. Abbiamo visto che l’acne giovanile si suddivide in quattro gradi, a seconda della sua importanza. È doveroso sottolineare che anche in caso di una forma lieve di acne giovanile, si consiglia comunque una prima visita dermatologica. Fatta questa precisazione, possiamo dire che in alcuni casi i soggetti colpiti da acne di primo grado trovano la cura nei prodotti da banco, mentre per l’acne di secondo, terzo e quarto grado è assolutamente necessario essere seguiti da un dermatologo.
- Terapia topica: si tratta di una terapia a base di creme o gel da applicare direttamente nelle aree interessate e viene solitamente prescritta nelle forme di acne meno gravi. Le soluzioni topiche sono composte da antibiotici, antiseborroici, e antinfiammatori. La cura con prodotti appositi è fondamentale per cercare di contenere la malattia e prevenire il peggioramento.
- Terapia farmacologica per via orale: considerata di buona efficacia, questa terapia comprende due categorie di farmaci. I primi sono di tipo antibiotico, e vengono solitamente usati nelle forme di acne visibilmente infiammatorie. Non agendo sulla causa principale dell’acne, questa terapia spesso non è risolutiva in maniera definitiva. Nel secondo caso si tratta di isotretinoina orale. Considerata tra le terapie più efficaci, viene prescritta ai soggetti colpiti da forme di acne molto gravi. Questo trattamento dura mediamente intorno ai sei mesi.
- Terapia ormonale: viene somministrata una pillola estroprogestinica e con funzioni anticoncezionali, capace di combattere la produzione di androgeni, causa principale dell’acne. Tuttavia, è possibile assumere anche farmaci privi di funzioni anticoncezionali ma comunque con caratteristiche anti-androgene. Tali farmaci vanno assunti su prescrizione di ginecologi o endocrinologi.
Gesti quotidiani per prevenire l’acne
Per prevenire l’acne, fondamentale è agire costantemente con gesti quotidiani sia la mattina che la sera:
- Eliminare le impurità: il primo gesto da compiere nella nostra quotidianità, per prevenire o ridurre la possibilità di sviluppare forme di acne, è eliminare le impurità della pelle. Per ottenere questo risultato, è bene abituarsi all’utilizzo di un detergente delicato da applicare sulla pelle compiendo dei movimenti circolari e massaggianti.
- Rimuovere le cellule morte: il secondo gesto quotidiano per prevenire l’acneconsiste nella rimozione delle cellule morte. Per liberarsi di tutte le impurità presenti sulla pelle, si consiglia l’utilizzo di un buon prodotto esfoliante, anch’esso da applicare tramite delicati massaggi. Ad operazione conclusa, effettuare un risciacquo con acqua tiepida.
- Riequilibrio della cute: il terzo step chiama in causa l’utilizzo di un prodotto tonico. Basterà applicarlo su di un dischetto di cotone con cui tamponare delicatamente la pelle. Questo semplice gesto quotidiano permetterà di eliminare le ultime impurità ma soprattutto di riequilibrare il ph naturale della pelle.
- Corretta idratazione: una volta che la pelle risulta perfettamente pulita, è la volta di procedere con una buona idratazione conuna crema idratante leggera, che non appesantisca la pelle.
Come detto sopra, questi fondamentali quattro step vanno eseguiti due volte al giorno. La mattina per eliminare i residui di sebo e cellule morte sedimentate nel corso della notte. Mentre a fine giornata, prima andare a dormire, per rimuovere scrupolosamente tutti gli agenti esterni che si depositano sulla pelle nel corso della giornata, come smog, polvere, fumo, o trucco.



