La menopausa è per molte donne un periodo difficile e complesso, ma se andiamo a scoprire cos’è veramente, ci accorgiamo che non è altro che un mutamento fisiologico da vivere con la massima naturalezza.
Il termine menopausa deriva dal greco: “men” (mese) e “pausis” (fine). Letteralmente sta ad indicare la chiusura del ciclo mestruale alla base della fertilità femminile. Di fatto è una condizione fisiologica connotata da scompensi ormonali e dalla presenza di una serie di sintomi che, se non trattati adeguatamente, possono rivelarsi fastidiosi o, peggio, originare delle vere e proprie patologie, come obesità, osteoporosi e disturbi d’ansia.
Cosa succede quando si va in menopausa
La menopausa rappresenta un cambiamento radicale nella vita di ogni donna, che non concerne solo l’aspetto esteriore e fisiologico, ma investe, a volte in misura pesante, anche la sfera psicologica. Quando entra in menopausa la donna smette di essere fertile per via del calo di estrogeni prodotti dalle ovaie.
È un fenomeno graduale, che inizia con un’amenorrea “ballerina” caratterizzata da una progressiva irregolarità dei cicli mestruali, a cadenza mensile in età fertile. La menopausa vera e propria compare a un anno dall’assenza di mestruazioni, prima si parla di pre o peri-menopausa.
Quali sono i sintomi della pre-menopausa
Il passaggio tra la fertilità e la menopausa è contrassegnato dalla comparsa di segnali e sintomi inequivocabili. In particolare, fra i due estremi si interpone la pre-menopausa, una fase delicata contraddistinta da una sintomatologia ben precisa e generalizzata, anche se può essere vissuta e affrontata in modo diverso, caso per caso.
I sintomi più comuni che caratterizzano il periodo di transizione tra l’età fertile e la menopausa si riassumono nelle proverbiali vampate di calore e nell’aumento di peso. In questa fase transitoria le mestruazioni diradano fino a sparire del tutto con la menopausa, per quanto in alcune donne il ciclo mestruale conserva una certa regolarità anche nel periodo della pre-menopausa. Nello stesso periodo è frequente l’insorgenza di sensazioni di stanchezza e affaticamento.
Quali sono i sintomi della menopausa
Mettiamo subito in chiaro che la menopausa non è una malattia, tuttavia non si può negare che si porti dietro una sfilza di sintomi a dir poco fastidiosi. Menopausa è sinonimo di vampate, improvvisi picchi di calore accompagnati da sudorazione e arrossamento cutaneo, che colgono le donne in pre e menopausa.
La causa di queste vampate, che possono durare anche anni, va ricercata nello squilibrio della termoregolazione corporea governata dall’ipotalamo per effetto dello scompenso ormonale correlato alla menopausa. Di fatto si assiste a una dilatazione dei vasi sanguigni a livello cutaneo e al conseguente aumento del flusso ematico che comporta un sensibile accaloramento localizzato soprattutto nella zona alta del corpo, fra il collo e la testa.
Anche nel sonno questo fenomeno può manifestarsi sotto forma di sudorazione notturna. Fra gli altri disturbi associati alla menopausa si segnalano emicranie, palpitazioni, insonnia e sbalzi d’umore. Per gestire al meglio questi malesseri è consigliabile rivolgersi al medico per una terapia volta a minimizzarli e a combatterli efficacemente.
A che età si va in menopausa
Di norma, l’età in cui le donne vanno in menopausa è circoscritta nel decennio fra i 45 e i 55 anni, un ventaglio temporale piuttosto larga che, però, non può essere considerato sempre valido per tutte.
Alcune donne, infatti, vanno in menopausa prima di quel periodo, altre dopo. Nel caso delle “under 45” si parla di menopausa precoce. A rientrare in questa casistica possono essere anche donne sotto i 40 anni, statisticamente l’1% della popolazione femminile in cui l’anticipazione dell’amenorrea può essere determinata da fattori genetici ereditari o da una sorta di penuria ovarica. Altre cause della menopausa in anticipo possono derivare da cattive abitudini, quali denutrizione, fumo e abuso di alcool o sostanze psicotrope.
Come cambia il corpo femminile con la menopausa
In menopausa il corpo femminile subisce sostanziali e palesi trasformazioni che si ripercuotono anche sul mutamento delle sue abitudini nella vita di tutti i giorni.
I cambiamenti più evidenti riguardano la pelle, che perde idratazione anche per lo squilibrio nella produzione di sebo che si verifica proprio durante la menopausa. Il risultato è una pelle che tende a seccarsi, unghie fragili e capelli più sottili.
Altro rischio concreto è l’aumento ponderale, calcolato in un incremento medio di 600 o più grammi all’anno, una massa adiposa che va gravare soprattutto sul girovita.
Il consiglio è di non subire passivamente queste trasformazioni ma di correre quanto prima ai ripari, già in pre-menopausa. Grazie a trattamenti adeguati, sempre sotto stretto controllo medico, anche le donne in menopausa possono riacquistare una buona qualità della vita e fugare sul nascere i primi segnali di senescenza.
Quali integratori assumere in menopausa
Uno dei segreti per affrontare nel modo giusto la menopausa e ridurre al minimo i suoi effetti negativi è alimentarsi in modo sano, prediligendo cibi ad alto contenuto di vitamina D. Non servono grossi sacrifici, basterà attenersi a una buona dieta mediterranea ricca di frutta, verdura, carni magre, pesce e olio extravergine.
Se la tavola non basta si può ricorrere agli integratori per la menopausa, ma attenzione a scegliere quelli giusti, consultatevi sempre con il medico o il farmacista prima di acquistarli. I migliori sono a base di estratti naturali, quali valeriana, trifoglio, magnesio e agnocasto. Se assunti con il giusto dosaggio aiutano a ridurre le vampate, a dormire meglio e a regolare l’umore.