Il ruolo della vitamina D nella vita dell’essere umano è essenziale, in quanto contribuisce alla salute dell’apparato osseo, al metabolismo del calcio e a numerose funzioni organiche e biologiche. In questo articolo entreremo nel dettaglio e scopriremo quali sono i vantaggi di una corretta assunzione della vitamina D e quali cibi sono più ricchi di tale elemento.

Cos’è la vitamina D

Quando si parla di vitamina D, ci si riferisce a un gruppo di secasteroidi liposolubili, dei quali la forma attualmente attiva per l’uomo è il calcitriolo. Questo viene prodotto all’interno dei reni, prendendo come base alcune molecole dello stesso tipo, come la D2 e la D3.

Senza entrare troppo nello specifico, possiamo affermare che la vitamina D è in grado di interagire con alcuni dei principali recettori presenti in tessuti e cellule, assolvendo essenziali compiti dal punto di vista organico e biologico.

A cosa serve la vitamina D e perché è importante assumerla

La vitamina D assolve quindi un compito essenziale per quanto concerne molte delle funzioni biologiche del corpo.

Non previene solo le principali patologie dell’apparato scheletrico, ma lo accompagna in tutte le modifiche che subisce nel corso della vita, favorendo un corretto sviluppo e una crescita senza traumi.

A beneficiare dell’assunzione della vitamina è anche l’intestino, che riesce così ad assorbire alcuni dei sali minerali utili alle funzioni metaboliche, come calcio, magnesio, fosforo e sodio.

Coloro che assumono tramite alimenti o integratori la giusta quantità di vitamina D, sono più inclini a combattere e sconfiggere le infiammazioni e le infezioni, aumentando la propria risposta immunitaria anche nei periodi di maggiore debolezza fisica.

Molto importante è la densità ossea che la vitamina D migliora nel corso della vita, grazie anche alla sintesi promossa dall’esposizione al sole, che aiuta il corpo a produrre sempre di più questo elemento.

Sono pertanto diverse le strade che si possono percorrere per soddisfare tutto il fabbisogno giornaliero di vitamina D, ricorrendo a cibi specifici, una corretta esposizione ai raggi solari e l’assunzione di integratori mirati.

Chi deve assumere integratori di vitamina D

La vitamina D è essenziale per ognuno di noi, ma esistono categorie di persone che devono integrarla in maniera più importante, in quanto non la producono nella quantità minima.
Nello specifico, si parla di coloro che soffrono di particolare fragilità ossea o che sono soggetti o inclini a patologie dell’apparato scheletrico, come ad esempio il rachitismo.

Le donne in stato di gravidanza o durante il periodo di allattamento sono tra i soggetti che maggiormente necessitano di vitamina D, che potrebbe essere in calo all’interno del loro corpo.

Lo stesso discorso vale per chi è affetto da osteoporosi o malattie cardiovascolari.

Il pediatra potrà consigliare la terapia migliore per i bambini che devono calcificare le ossa, facendo la giusta valutazione dopo aver osservato le analisi.

In generale, le analisi del sangue possono chiarire in breve tempo se i livelli di vitamina D riscontrati sono corretti oppure se è il caso di ricorrere a una dieta mirata o degli integratori.

Come si assorbe la vitamina D

La modalità di assorbimento della vitamina D segue esattamente lo stesso procedimento dei lipidi e avviene all’interno dell’intestino.

Il calciferolo diventa quindi parte delle micelle e subisce un processo di diffusione passiva tramite il quale viene assorbito. Dopo essere stato inglobato nei chilomicroni, è trasportato in circolo dal sistema linfatico, ma non viene immagazzinato all’interno del fegato, distanziandosi dai lipidi sotto questo punto di vista.

Assumere la giusta quantità di vitamina D attraverso il cibo non è semplice, pertanto la maggior parte della sua produzione si verifica grazie all’azione del sole e alla trasformazione per via cutanea.

Eventuali controindicazioni di un eccesso di vitamina D

Difficilmente la vitamina D mostra degli alti livelli di tossicità e questo accade solo se si esagera con la dieta mirata, gli integratori o l’esposizione al sole.

Alcuni studi hanno fissato il range in 4.000 IU / giorno di vitamina D, anche se altri test parlano di una tossicità derivante da 1250 μg / die se si prosegue su questi standard per diversi mesi.

Tra le eventuali controindicazioni di un’eccessiva assunzione della molecola troviamo l’ipercalcemia, che si sviluppa più spesso nelle donne in stato di gravidanza se l’apporto di vitamina D è eccessivo e non controllato da un medico. Questa condizione potrebbe comportare ritardi mentali per il feto e deformità facciale secondo vari livelli di gravità.

I sintomi di una presenza di vitamina D superiore alla norma nel corpo sono in primo luogo la sete eccessiva e la minzione in crescita, seguite poi da nausea, vomito, diarrea e, nei casi più gravi, calcificazione dei tessuti molli. Ancora, si riscontra poliuria, debolezza, stati di insonnia più o meno prolungati, insufficienza renale e azotemia, perdita di peso e depressione grave.

Quali sono i sintomi di carenza di vitamina D

Per appurare la presenza o meno di vitamina D nelle corrette quantità, come già detto è possibile richiedere dei normali esami del sangue, così da verificare eventuali carenze e intervenire prontamente.

I sintomi immediati di una diminuzione dei livelli di vitamina D sono l’ipertiroidismo e la riduzione di calcio e fosforo a livello sierico, in quanto non vengono più assorbiti dall’intestino come da prassi. Inoltre, sia nei bambini sia negli adulti, la mineralizzazione dello scheletro è insufficiente, con le ossa che non si calcificano correttamente durante la crescita o la comparsa di patologie come l’osteoporosi.

Alcune persone lamentano poi debolezza a livello muscolare, anche senza aver eseguito uno sforzo fisico troppo consistente, oltre a dolori addominali più o meno continui.

Nei bambini piccoli è possibile osservare una carenza di vitamina D tramite lo sviluppo e la conformazione del cranio. Se questo elemento non è prodotto in quantità corrette, si nota un rammollimento della parte occipitale e parietale, con la cosiddetta fontanella che non si chiude nei tempi prestabiliti.

Ancora, il pediatra può costatare un incurvamento delle ossa lunghe e l’ipertrofia delle cartilagini, che riguarda zone come polsi e caviglie.

Negli adulti, invece, un segno tangibile è la fragilità ossea, un’andatura poco regolare, dolori vertebrali e muscolari e bassa densità ossea.

Quali cibi sono ricchi di vitamina D

Oltre che sintetizzata autonomamente dal corpo, la vitamina D è presente in natura all’interno di numerosi cibi, che possono essere introdotti nella dieta per cercare di fornire all’organismo la giusta quantità di questo elemento.

Tra gli alimenti con la più alta concentrazione di vitamina D troviamo: fegato, olio di pesce e pesci di mare come aringa, salmone e sardina, nonché il tuorlo dell’uovo. Anche se funghi e alghe contengono questa vitamina, sembra che la loro variante chimica non sia facilmente assimilabile dal corpo umano.

In realtà, però, quasi tutta la vitamina D subisce una sintetizzazione cutanea grazie alla presenza dei raggi solari, pertanto una corretta esposizione al sole, sempre nel rispetto dei consigli degli esperti per evitare i tumori alla pelle, è benefica per l’organismo.

Come aumentare la vitamina D velocemente

Per aumentare velocemente la vitamina D è possibile quindi unire una dieta a base degli alimenti citati all’assunzione di integratori naturali che è possibile trovare in commercio.
Essenziale è poi l’esposizione ai raggi solari, evitando le ore più calde e utilizzando sempre un valido schermo solare così da prevenire il cancro alla pelle.

Quali sono i migliori integratori di vitamina D

Gli integratori per vitamina D sono utili se assunti seguendo il corretto dosaggio e la posologia.

Essendo una vitamina liposolubile, la vitamina D, per essere assorbita in maniera ottimale, andrebbe preferibilmente assunta dopo uno dei pasti principali.

Gli integratori di vitamina D che consigliamo sono:

RDAVIT – D3 14.ooo u.i., integratore alimentare a base di Vitamina D ad altissimo dosaggio, infatti si consiglia l’assunzione una volta a settimana. Senza glutine, senza lattosio, con edulcoranti.

RDAVIT – D3+K2, composto da Vitamine E, D e K. La Vitamina D agevola l’assimilazione corretta del Calcio e del Fosforo, e insieme alla Vitamina K aiuta a conservare la salute delle ossa. La Vitamina E, invece, supporta la difesa delle cellule contro lo stress ossidativo. Si presenta sottoforma di perle e non contiene glutine.

Oti D Vitamina D3, un prodotto omeopatico in formato gocce, formulato con Vitamina D3 veicolata in olio di semi di girasole. Questo integratore è benefico per sostenere le normali funzioni del sistema immunitario. Parallelamente, aiuta a preservare una corretta concentrazione di calcio nel sangue, favorendo la salute di ossa e denti.

Liquid Vita D3 di Solgar, integratore alimentare con vitamina D3 liquida al sapore d’arancia; la comoda presentazione in gocce consente di dosare la quantità ottimale di vitamina D in base alle proprie necessità. Si consiglia di assumerla inserendo le gocce in un po’ di latte, yogurt oppure su un pezzo di pane.

Vitamina D Metalgenics, in comode compresse masticabili, non contiene glutine, soia e lattosio ed è adatto anche ai vegetariani e durante l’allattamento. La forma di vitamina D con migliore biodisponibilità.

Vegan D di Longlife, è un integratore di vitamina D2 ad alto dosaggio, ottenuto dalla fermentazione di lieviti. In comode compresse senza glutine, adatte anche per alimentazione vegana.